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Quest'antico sigillo risulta presente sui documenti ufficiali fino al 1860, per cui nei decenni successivi se n'era persa cognizione. Ma, grazie alle scrupolose ricerche effettuate dal prof. Pasquale Maturi, uno storico locale, Amorosi dal 1991 possiede di nuovo il suo stemma originario.
CARATTERISTICHE DELLO STEMMA
E' riprodotto su uno scudo ovale ricurvo e a doppio bordo, all'interno del quale sono raffigurati due leoni: un maschio e una femmina che, con due zampe ciascuno, si arrampicano sul tronco di un albero frondoso e con radici guardando verso la sua chioma. L'albero è probabilmente un cerro, una varietà di quercia che nell'antichità era diffusa nel territorio amorosino, tant'è vero che ancora oggi esiste una contrada rurale denominata "Il Cerracchio". La compattezza delle foglie e la loro forma appuntita avvalora la tesi che si tratti di un cerro, anche se alcuni elementi potrebbero far pensare ad un olmo: quest'ultimo, infatti, era ugualmente presente nella vegetazione della zona; del suo legno si faceva largo uso in agricoltura e perfino una piazzetta di Amorosi recava il nome di "Piazza dell'Olmo". In araldica l'albero con radici simboleggia una terra antica e fertile, mentre la coppia di leoni, oltre ad esprimere il senso dell'amore, evidenzia anche nella gioventù e nella forza dei felini una stirpe attiva, forte e capace sia di rendere produttiva la terra, sia di perpetuare la discendenza. Dopo l'Unità d'Italia sui documenti dei Comuni viene imposto lo stemma di Casa Savoia e i vecchi sigilli ricompaiono dal 1870 ma non dappertutto. Ad Amorosi, dal 1883, nell'intestazione dei documenti e nel timbro ad inchiostro apposto sotto alcune delibere del Consiglio comunale, un cuore e non più l'antico sigillo spesso si alterna allo stemma monarchico. Il significato di questo nuovo simbolo, rimasto ufficiosamente in vigore fino a quando non è stato riadottato lo stemma originario (riconosciuto con D.P.R. del 30/10/1992), pare debba ricercarsi nella diffusione ad Amorosi del culto al S.S. Cuore di Gesù. Quest'antico sigillo risulta presente sui documenti ufficiali fino al 1860, per cui nei decenni successivi se n'era persa cognizione. Ma, grazie alle scrupolose ricerche effettuate dal prof. Pasquale Maturi, uno storico locale, Amorosi dal 1991 possiede di nuovo il suo stemma originario.
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